Sulle Dolomiti si sono scritte pagine memorabili di storia, in particolare durante il primo conflitto mondiale, che vide la valle trovarsi immediatamente a ridosso del fronte che dalla Marmolada lambiva in tutta la sua lunghezza il territorio fassano, incombendo dalle alture di Costabella, Juribrutto e Cima Bocche. Oggi sono numerosi gli itinerari ed i percorsi che conducono a camminamenti, postazioni e trincee dove sono ben visibili le tracce del conflitto mondiale. Testimonianze che in gran parte, grazie ad un’attenta attività di ricerca e ricostruzione storica, rivivono in mostre itineranti o in piccoli musei (anche privati). Le ricche esposizioni di oggetti, attrezzi, cimeli, armi, munizioni e divise inducono i visitatori ad un tuffo nel passato per comprendere a fondo l’epopea dei soldati italiani ed austriaci, coinvolti nella più straordinaria delle battaglie combattute in alta quota tra rocce e ghiacci. Tra questi, il Museo della Marmolada, il più alto d’Europa, situato a quota 2.950 m nella stazione della funivia di Serauta, che si propone di ricordare ed onorare, in maniera imparziale e al di sopra di ogni ideologia politica e di confine, tutti gli uomini che sul ghiacciaio, al gelo e nel buio delle gallerie combatterono con coraggio, soffrirono e morirono per la propria patria. Nei musei tematici al Passo Fedaia, al Passo Pordoi e a Moena sono esposti notevoli reperti bellici, in perfetto stato di conservazione, oltre a fotografie d’epoca e oggetti d’uso comune.
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