Il Museo Ladino di Fassa ospita le collezioni etnografiche dell’Istituto Culturale Ladino, frutto di vent’anni di ricerche dedicate ai diversi aspetti della cività ladina: la preistoria, le attività produttive, l’organizzazione istituzionale, le forme della ritualità civile e religiosa, le credenze e le tradizioni, le dinamiche storiche fino alla trasformazione segnata dall’avvento dell’alpinismo e del turismo. Un museo da vivere e da "toccare" con mano, grazie anche ai numerosi video, ai pannelli interattivi e alla tecnologia touch-screen.
Il museo comprende anche una serie di sezioni locali, di interesse etnografico e culturale, disseminate sul territorio: "La Sia" (la segheria veneziana) di Penìa di Canazei, "L Stònt" (il casino di bersaglio) di Campitello di Fassa, "L Malghier" (la caseificazione) di Pera di Fassa, "L Molin de Pèzol" (il mulino) di Pera di Fassa, "L Segat" (la selvicoltura) di Pozza di Fassa.
Dal 1975 l’Istituto Culturale Ladino si propone di raccogliere, ordinare e studiare i materiali che si riferiscono alla storia, all’economia, alla lingua, al folklore e alle tradizioni della gente ladina. Opera per diffondere tale conoscenza in collaborazione con la scuola e con tutti i possibili mezzi di informazione e comunicazione.
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