Periodo d’apertura: dicembre-aprile, giugno-ottobre
Descrizione: basta toccare uno schermo perché compaiano le immagini e una voce narrante racconti una storia bellissima, fatta di nevi millenarie, vette inviolate, prati infiniti, lingue antiche, genti laboriose, usanze uniche al mondo. Immediate e appassionanti sono le informazioni sulla Val di Fassa che, con formula e linguaggio d’avanguardia, fornisce il Museo Ladino, inaugurato nel 2001 a Vigo. L’intero allestimento conta su un supporto multimediale con ben 17 punti informativi dotati di touchscreen, da dove il visitatore accede a 74 brevi filmati monotematici che illustrano oggetti o aspetti dell’esposizione, con sonoro originale e testi in più lingue. Il museo, progettato dall’architetto Ettore Sottsass junior, allestito dagli architetti Alberto Winterle e Lorenzo Weber e arricchito dalle opere sulle figure mitologiche ladine di Milo Manara, presenta uno spazio espositivo di 600 metri quadri. Il visitatore ha la possibilità di immergersi nella realtà fassana e comprenderne passato e futuro. Si parte dalla preistoria e, passando attraverso le diverse fasi che hanno segnato i principali cambiamenti della cultura locale, si giunge ai tempi delle imprese alpinistiche e al turismo di massa dei nostri giorni. Particolare attenzione è posta nell’illustrazione di tradizioni popolari, riti religiosi e organizzazioni istituzionali. A giugno 2020, nell’ultima sala del museo, è stata inaugurata una nuova installazione multimediale: un breve film in costume, proiettato su maxischermo, incentrato su un antico racconto, "La vivana scacciata" (in ladino "La vivana e l cian"), realizzato con la partecipazione di attori locali in collaborazione con 490 Studio di Trento per la regia di Filip Milenkovic.
Interessanti anche bookshop e museum-shop. Durante l’estate il Museo organizza attività ed iniziative ludico-culturali per bambini e adulti.
Note: struttura accessibile alle persone diversamente abili.
La suggestiva architettura del nucleo storico di San Giovanni, accoglie la sede dell’Istituto Culturale Ladino, ricavata nel restaurato Tobià de la Pieif, il monumentale fienile adiacente alla Canonica della Pieve di Fassa. L’Istituto si propone di raccogliere, ordinare e studiare i materiali che si riferiscono alla storia, all’economia, alla lingua, al folklore, alla mitologia, ai costumi ed usi della gente ladina, non solo in dimensione strettamente locale, ma in un più ampio orizzonte di rapporti con le valli dolomitiche, con i Grigioni ed il Friuli. L’Istituto, inoltre, opera per diffondere la conoscenza della lingua, delle tradizioni e della cultura ladina attraverso la collaborazione con la scuola e con tutti i possibili mezzi di informazione e comunicazione. Nella sede di San Giovanni si trovano anche la biblioteca specialistica, l’archivio fotografico, la cineteca e fonoteca, l’archivio storico-documentario.
Il "Tobià" di San Giovanni, in realtà, ospita solo il "nucleo centrale" del Museo, fulcro ed embrione di un progetto museario di nuova concezione, che prevede la realizzazione di sezioni locali nei vari paesi della valle, costituite attraverso il restauro di strutture ed ambienti peculiari della società tradizionale. Con l’idea del "Museo sul territorio", l’Istituto ha creato 6 tappe di un itinerario etnografico (La Sìa - Penìa di Canazei, L Stònt - Campitello, L Malghier - Pera, L Molin de Pèzol - Pera, L Segat - Pozza, La Gran Vera - Moena) che intende condurre il visitatore nelle pieghe nascoste della realtà fassana.
Orari d’apertura dall’1 dicembre al 18 aprile: da lunedì a sabato 15.00 - 19.00 (chiuso 25 dicembre e 1 gennaio)
Orari d’apertura dal 10 giugno al 10 settembre: tutti i giorni 10.00 - 12.30 e 15.00 - 19.00
Orari d’apertura dal 11 settembre al 11 ottobre: tutti i giorni 15.00 - 19.00
Tariffe d’ingresso:
Strada de Sèn Jan, 9
38036 - San Giovanni di Fassa - Sèn Jan (Vigo)
Tel. 0462 760182
Sito web: www.istladin.net
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