Il video dove Guido Trevisan, titolare del Rifugio Pian dei Fiacconi, lancia, a chi vive e lavora in un ambiente fragile come le Dolomiti, un appello per l’eco-sostenibilità
"Ai piedi del ghiacciaio", c’è un ambiente meraviglioso ma fragile, dove l'eco-sostenibilità è un dovere. Lo sostiene Guido Trevisan - nell’omonimo video realizzato dai giornalisti Andrea Selva ed Elisa Salvi per l’Apt della Val di Fassa e pubblicato in questi giorni sui suoi canali social - che da vent’anni è il titolare del Rifugio Pian dei Fiacconi, dove trascorre sette mesi l’anno, da metà febbraio a fine settembre (con una pausa a maggio). Tutto poteva apparire più complicato in questa prima estate senza cestovia (dismessa il 15 settembre 2019) che dal Fedaia portava fino all’entrata del rifugio e invece: «Molte persone mi chiedevano come sarebbe andata per il Rifugio Pian dei Fiacconi e anche per il Rifugio Ghiacciaio dopo la chiusura dell’impianto - afferma Trevisan - ma io non ho mai avuto dubbi: tanti escursionisti sono disposti a fare un po’ di fatica per ammirare lo spettacolo della Marmolada». Trevisan, che per alcuni anni ha avuto pure la residenza al Pian dei Fiacconi dato il lungo periodo che vi trascorre ogni anno, ha anche effettuato lavori significativi come un impianto fotovoltaico per rendere la struttura (costruita nel 1947) energeticamente autonoma al 90 per centro. «Chi vive e lavora in un ambiente fragile come quello dolomitico - dice Trevisan - ha il dovere di andare verso l’eco-sostenibilità». Una visione che tante persone potrebbero condividere, anche alla luce delle recenti analisi dei glaciologi dell’Università di Padova che stimano una scomparsa del ghiacciaio della Regina delle Dolomiti addirittura tra una quindicina d’anni.
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