Per premiare le sciatrici è stato ideato, da Lorenza Cloch del liceo artistico della Scuola Ladina di Fassa, un trofeo che si ispira al leggendario sovrano delle Dolomiti
Dolomia, legno e vetro. Questi i materiali di cui è composto il trofeo, che nella forma ricorda una corona, e che premierà le sciatrici vincitrici delle due discese libere e del superG di Coppa del Mondo, dal 24 al 28 febbraio sulla pista "La VolatA" del San Pellegrino in Val di Fassa. Un trofeo frutto della creatività giovane e locale, in particolare di Lorenza Cloch, studentessa del liceo artistico G. Soraperra di San Giovanni di Fassa - Sèn Jan che ha vinto il progetto-concorso proposto dall’Apt fassana, a cui hanno partecipato alcuni studenti di diverse classi dell’istituto. br>
Il trofeo si ispira alle leggende del territorio, in particolare dalla celebre saga di Re Laurino e del suo mitico Giardino delle Rose: rappresenta infatti una corona, che omaggerà le “regine” delle tre prove in programma, realizzata con due elementi posti in mezzo alle montagne, a loro volta raffigurate grazie all’utilizzo di due elementi che si slanciano verso l’alto.
Significativa anche la scelta dei materiali per la realizzazione del trofeo, il legno dei boschi e la pietra dei Monti Pallidi, due segni distintivi del territorio della Val di Fassa, assieme al vetro che, con la trasparenza e i riflessi rappresenta il ghiaccio, la neve e il freddo,elementi che caratterizzano lo sci alpino.
Il basamento del trofeo è composto da tre gradini, che simboleggiano il podio su cui saliranno le prime tre classificate: i due più bassi sono stati realizzati in legno di larice massiccio, il più alto in pietra dolomia, materiale simbolo del paesaggio che ospita la manifestazione.
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