Descrizione: c’era una volta un re. Così inizia la favola di Re Laurino e del suo giardino di rose, una delle leggende più conosciute delle Dolomiti. E’ qui che ogni giorno, all’alba e al tramonto, si vive con un fremito lo spettacolo dell’Enrosadira, quando i raggi del sole incendiano le pareti del Catinaccio. Già dal Passo Costalunga (5 km circa da Vigo di Fassa) la vista è catturata da un panorama unico con il Catinaccio, la Roda di Vael e il Latemar che dominano inviolati sull’intera zona.
Per guadagnare un altro eccezionale punto d’osservazione ed innamorarsi ancora di più di questi luoghi bisogna salire in seggiovia fino al Rifugio Paolina. L’orizzonte è dipinto da una distesa di guglie, campanili, torri (Gruppo del Sella, Tofane, Pelmo, Vernel, Marmolada con la tipica calotta glaciale che si stende sul versante nord, Civetta, Gruppo dei Monzoni, Creste di Costabella, Catena di Bocche), di boschi e prati ingentiliti da colorate fioriture che in inverno si ricoprono di un soffice manto bianco.
Dal Rifugio Paolina, in estate, il sentiero panoramico n. 539/549 porta al Rifugio Roda de Vael, ai piedi del Croz di Santa Giuliana, patrona della Val di Fassa. Durante il cammino si incontra il monumento (un’aquila di bronzo) a Theodor Christomannos, alpinista e pioniere del turismo dolomitico. Fu lui a promuovere la costruzione della Strada delle Dolomiti da Nova Levante a Vigo di Fassa e a sviluppare la zona di Carezza dove fu aperto il Gran Hotel Karersee, frequentato dalla nobiltà austriaca e dall’alta borghesia tedesca.
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