Sono tantissime le baite e gli chalet aperti in Val di Fassa durante l’inverno, a ridosso delle piste da sci, dove fermarsi per una sosta tra una discesa e l’altra. In alcuni è possibile trascorrervi anche la notte. Dormire in un rifugio a 2.000 metri, sotto un cielo stellato, circondanti dalla natura silenziosa e dalle Dolomiti è un’esperienza riservata solo ai veri montanari: l’ospitalità semplice, familiare ma genuina, il sapore dei piatti cucinati alla vecchia maniera, le storie raccontate davanti al fuoco del camino. Ai rifugi in quota si affiancano poi quelli nelle convalli, da raggiungere a piedi, in motoslitta o con il gatto delle nevi, i ristori all’arrivo degli impianti di risalita e le malghe dove rifocillarsi con i prodotti di montagna.
Un mix di ingredienti per accogliere gli sciatori al rientro da una giornata intera trascorsa sulle piste e attendere così, con un piacevole "happy hour", l’ora di cena, quando l’ultimo raggio di sole lascia calare l’ombra della sera e invita ancora a muoversi, a tuffarsi nella notte, che in Val di Fassa è lunga come il giorno. Si inizia con una capatina negli après ski della valle (Alba di Canazei, Canazei, Campitello di Fassa, Pozza di Fassa, Vigo di Fassa, Soraga di Fassa e Moena), con gli scarponi ancora ai piedi, per "smaltire" l’adrenalina accumulata sulla neve. Tra un drink e l’altro si conoscono nuovi amici e ci si diverte fino a tardi. Il riposo può attendere, domani è un nuovo giorno.
Seguici su