4. Januar 2026 17:00
Nella piazza addobbata a festa, i racconti si intrecciano con le tradizioni ladine per vivere insieme la festa dell'Epifania: letture animate e un laboratorio a tema aspettano i bambini
Per i Ladini di Fassa l'Epifania è la Pèsca Tofènia, la notte che chiude il tempo di Natale e accompagna l'ingresso nell'anno nuovo con un augurio di bene. Un tempo, alla vigilia della Dodicesima Notte, si celebrava in famiglia un rito semplice ma potente: con l'acqua santa il capofamiglia benediceva la casa, il fienile e la stalla, per proteggere persone e animali da tempeste, fuoco e presenze maligne. Poi si condivideva la Gran Cena, gesto di gratitudine per l'anno trascorso e di speranza per quello appena iniziato. Quella della Pèsca Tofènia era anche la notte delle credenze antiche. Si raccontava che, nelle stalle, gli animali potessero parlare tra loro e ricordare come erano stati trattati durante l’anno; un mistero da non ascoltare mai, perché origliare avrebbe significato sfidare la sorte. A concludere la benedizione, sugli architravi delle porte si tracciavano le iniziali dei Re Magi - K + M + B - insieme alla data dell'anno in corso: un segno lasciato fino all'Epifania seguente, come protezione della casa e della comunità.
Oggi queste usanze rivivono nel racconto di "Giosef e la festa dell’Epifania" e nella memoria condivisa: un modo per ritrovare le radici ladine, nate dall'intreccio fra sacro e profano, fra fede e vita quotidiana, e per sentirsi ancora parte di una valle che custodisce la propria identità anche nel cuore dell'inverno.
Alle 17:00 nella piazza antistante l'ufficio turistico di Pozza. La partecipazione è gratuita e senza bisogno di iscrizione.
