Da Moena a Soraga, dove l'acqua ha segnato la storia di due feudi

San Pellegrino per scendere poi nuovamente verso l’Avisio. Un percorso nella natura su dolci distese, un racconto della vita della gente di montagna che dalla natura era totalmente dipendente. Appena prima di imboccare la scalinata di "Cernadoi", che da Moena conduce alla frazione di Someda, un vecchio edificio ricorda i tempi in cui esisteva ancora la "Bottega del Pinter", colui che faceva le botti per la conservazione dei cibi. Fu proprietà della Regola di Moena, un’istituzione di autogoverno per l’uso dei beni collettivi, poi abitazione del Premissario, il sacerdote che celebrava la prima messa del mattino. A Someda segna il passo, prima di raggiungere Soraga Alta immersa nei prati, la chiesa gotica dei Santi Rocco e Sebastiano con l’edicola sacra edificata ai tempi della peste e poi oggetto di vari rifacimenti in seguito all’incendio del gennaio del 1883. Nel rientro, attraversi la radura di Pianac, nascosta agli occhi di molti e che sovrasta la frazione di Someda.

Consiglio dell'autore: '

Ti consigliamo di usare i bastoncini da trekking.

La passeggiata è adatta a famiglie con bambini ed è percorribile con zaino porta bimbo.

Solo il primo tratto della passeggiata, da Someda a Soraga (Strada de Roisc), è percorribile con il passeggino. Per evitare la scalinata, superata la strettoia, segui il marciapiede sulla sinistra per circa 50 m. Attraversi la strada in prossimità del bivio che porta all’Hotel Catinaccio per imboccare nuovamente Strada de Someda.

Puoi partire anche da Soraga. In questo caso dal centro del paese percorre Strada de Pont, in direzione di Moena, fino all’altezza dell’Hotel Al Lago. Attraversi la strada statale e sali lungo la ripida via Troi de Pala fino ad imboccare Strada de Toalac.

Nessun punto di ristoro lungo il percorso.