Con un’ordinanza del 26 luglio del Comune di Canazei, per ragioni di sicurezza, si amplia la zona soggetta a interdizione, comprendendo la passeggiata lungo il lago ai piedi della montagna
Si amplia l’area interdetta al massiccio della Marmolada: per ordinanza del Comune di Canazei, dal pomeriggio del 26 luglio, viene modificata la "zona rossa" precedentemente indicata, che ora comprende anche la passeggiata lungo il lago, ai piedi della montagna e l’accesso a un rifugio.
In seguito al crollo, dello scorso 3 luglio, di parte del ghiacciaio della Regina delle Dolomiti, considerata la situazione il grave pericolo che tuttora permane, tenuto conto dall’ampliarsi di un crepaccio che ha destato preoccupazione nei giorni scorsi, e secondo quanto stabilito, il 25 luglio, dopo la visione della situazione su indicazione del Dipartimento di Protezione Civile Foresta e Fauna - Servizio Prevenzione Rischi e Centrale Unica di Emergenza, si protrae il blocco dell’accesso al massiccio della Marmolada "versante nord incluso forcella Marmolada", come mostra la mappa sottostante. È ancora presente il rischio, date le temperature anomale per il periodo che hanno contribuito al tragico evento del 3 luglio, di eventuali eventi improvvisi.
Assolutamente fruibile e godibile, invece, tutta l’area del Contrin che si raggiunge, principalmente, da Alba di Canazei. I rifugi della Val Contrin sono aperti, così come tutti gli itinerari che lambiscono il massiccio della Marmolada e si dirigono verso altre destinazioni, collegando altre località della Val di Fassa.
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