30 luglio 2025 21:00
La banda Musega de Poza sfila per le vie del centro e si esibisce al padiglione del parco
Val di Fassa, 1933. La musica non era un lusso. Era un bisogno. Un legame. Un atto di orgoglio. Otto ragazzi di Pozza, senza divisa né strumenti nuovi, decisero che era tempo di dar voce al loro paese. Di staccarsi dalla banda di Vigo e creare la loro musica: la Musega de Poza. Poi arrivò lui. Un giovane con gli occhi pieni di note: Paolo Cincelli. Scriveva le partiture a mano, faceva le ance con bastoncini da sci, aspettava le composizioni per posta. Faceva tutto questo per una sola ragione: credere. E quella musica, fatta di fatica, di gioco, di cuore, è diventata la voce di una comunità. Dalle processioni alle feste di paese. Poi le prime trasferte, i primi applausi lontani. Ma il respiro più profondo… è sempre rimasto qui. Come nel 2003. E ancora nel 2023. Novant'anni dopo, strumenti in spalla, la banda ha scalato le Torri del Vaiolet. Per suonare a 2800 metri, lì dove il cielo sembra ascoltare. Per raccontare quell’impresa è nata una musica. Scritta da Marco Somadossi, tra roccia e fiato corto, sogno e resistenza. Si chiama "Crepe de Lum". Ed è anche un cortometraggio, presentato al Trento Film Festival. Una storia vera. Di radici, di passione. Di gente che non suona solo per esser sentita… ma per sentirsi insieme.
Oggi la Musega de Poza, diretta dal Maestro Giancarlo Dorich, conta quasi settanta componenti, tra suonatori, portabandiera e vivandiere. L'attuale divisa si rifà alla tradizione ladina e ai capi indossati un tempo: a testimonianza che la cultura della valle è ancora viva. E motivo di orgoglio.
Sfilata con partenza alle 21:00 da Piaz G. Marconi e concerto finale al padiglione al parco. In caso di maltempo, il concerto si terrà al cinema teatro Marmolada con ingresso gratuito.