Aree sosta occupate dai mezzi privati sui passi dolomitici in Val di Fassa | © Archivio Immagini Val di Fassa

Val di Fassa: aree sosta sulle strade dei passi occupate per pernottare

Da un rilevamento dell’ApT ladina, lungo le strade dei valichi dolomitici, emerge un diffuso utilizzo notturno di spiazzi non idonei, con conseguente danno all’ambiente

Sono 2389 i posti auto, tra spiazzi e parcheggi liberi (su un totale di 235 spiazzi; 2979 posti auto di cui 590 a pagamento distribuiti in 4 parcheggi fra San Pellegrino, Costalunga e Pordoi), disponibili sulle strade che portano ai passi dolomitici della Val di Fassa. Molti di questi spiazzi (con fondo di ghiaia e/o erba) lungo le strade tortuose dei valichi, nelle notti d’estate, vengono utilizzati per il campeggio libero (in Trentino generalmente vietato, specie vicino a strutture turistiche; le uniche eccezioni permettono bivacchi di massimo 24 ore in zone non specificamente vietate dalle autorità competenti o l'ospitalità occasionale e gratuita concessa da un privato vicino alla sua abitazione). Si tratta di aree, prive di attrezzature, servizi igienici, cestini per le immondizie o fontane, che nel periodo di maggior afflusso turistico sono prese d’assalto, complice l’assenza di regolamentazione, favorendo così il reiterarsi di comportamenti lontani dal turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente che la valle promuove.

A compiere la mappatura sommaria di spiazzi e posti auto e la loro occupazione notturna (con sopralluoghi a luglio e agosto entro le 7 del mattino) tra Sella, Pordoi, bivio di Pian Schiavaneis, Fedaia e Costalunga, l’Azienda per il Turismo della Val di Fassa che, in questi mesi, sta raccogliendo dati sui flussi dei mezzi che viaggiano sull’unica arteria di fondovalle e sulle strade che raggiungono i valichi. «Abbiamo rilevato la situazione più critica sulla strada che collega Canazei a Passo Sella - spiega Nicolò Weiss, direttore di Apt Val di Fassa, che condivide una visione di tutela del territorio con le valli che circondano il gruppo del Sella - dove l’occupazione delle aree a bordo strada si è fatta sempre più significativa da fine luglio sino alle settimane centrali di agosto, quando oltre il 50% dei 283 posti sono stati occupati di notte. Si tratta di zone che non sono adatte alla sosta notturna. Se, quindi, durante il giorno alcuni turisti le utilizzano per lasciare per qualche ora l’auto e raggiungere alcune località in quota, di notte l’assenza di regole specifiche o divieti incentiva un’occupazione di luoghi che nella maggior parte dei casi genera rifiuti, sporcizia e la diffusione di comportamenti poco consoni in un ambiente delicato come quello dolomitico».

In tali aree di sosta, oltre alle auto che restano la presenza più cospicua (con persone che vi passano la notte, e non si tratta solo dei climber che, tradizionalmente, risposano qualche ora per essere pronti alle prime luci dell’alba a scalare le pareti dolomitiche), ci sono anche diversi camper e sempre più van, furgoni camperizzati e auto. È questa una tendenza che ha preso piede nelle ultime estati, incentivata sia dal trend del “turismo wild”, sia dalla nascita di società di noleggio di van camperizzati e di siti e App dedicati, che forniscono informazioni e consigli per trovare e condividere luoghi adatti a sosta, pernottamento o attività come picnic o parcheggi nella natura. Queste App mettono mappe, foto e recensioni a disposizione di una community di viaggiatori sempre più numerosa, fornendole anche la possibilità di contribuire con informazioni sui diversi punti di interesse.

«Purtroppo non sempre le indicazioni sul nostro territorio risultano veritiere, per questo abbiamo cercato di contattare, con scarso successo, le società che noleggiano van camperizzati e i gestori di alcune App». L’Apt di Fassa ha invitato società e manager a collaborare per promuovere pernottamenti esclusivamente in aree designate e autorizzate, scoraggiando il parcheggio in luoghi non idonei che generalmente non rappresentano soluzioni sostenibili o sicure. «L’intento è fornire informazioni affidabili e aggiornate, incoraggiando così una scelta più consapevole delle aree di sosta e un comportamento responsabile, per contribuire alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione del territorio locale e dei servizi che offre». Certo solo questo intervento non basta a debellare i comportamenti scorretti. «Sarebbe necessaria - conclude Weiss - la disponibilità di parcheggi, come quelli dei principali impianti di risalita, che a fronte di un pagamento consentano l’accesso notturno di camper, van e furgoni, quando i nostri campeggi sono al completo. Questi ampi parcheggi sono nei paesi, dov’è facile trovare bar, ristoranti, negozi e soprattutto bagni pubblici, fontane e cestini per le immondizie, evitando così di disperdere rifiuti e altro nei boschi e nei torrenti in quota. Non da ultimo, è fondamentale l’apparato di controllo sui passi».

Info e contatti

APT VAL DI FASSA
Strèda Roma, 36 - 38032 Canazei (Italia)
+39 0462 609500+39 0462 609500

Richiedi informazioni

Grazie

Grazie: ti abbiamo inviato una mail per attivare la tua iscrizione e selezionare le tue preferenze se previsto.

Qualcosa è andato storto

Riprova

Chiudi

Iscriviti alla newsletter


Annulla
Chiudi

Concept, Design, Web

KUMBE DIGITAL TRIBU
www.kumbe.it | info@kumbe.it 

Chiudi

Grazie

La sua richiesta è stata inviata correttamente e le risponderemo al più presto. Una copia dei dati che ci ha fornito è stata inviata al Suo indirizzo email.

Chiudi

Richiedi informazioni

Richiesta a: APT VAL DI FASSA


Chiudi

Richiedi informazioni

Richiesta a:


Soggiorno dal/al *

-

Camera/Alloggio 1