Soraga   Tamion   Soraga

Soraga - Tamion - Soraga

Passeggiata

Passeggiate

Un prezioso itinerario di cultura ladina tra campanili, baite e stalle che ti permette di toccare con mano le "rocce rosse di Soraga", sopravvissute almeno 260 milioni di anni in incisioni vallive scritte dai torrenti, quando le Dolomiti erano scogliere marine. Qui ...
la pietra stratificata conserva fossili preziosi. Dalla piazza di Soraga sali velocemente alla bella frazione di Barbide, dove la piccola chiesa dedicata all’Immacolata, "Regina concepita senza peccato originale" come recita un’incisione, custodisce immagini votive di tanti pellegrini che dal 1600 si sono fermati qui. Era la prima tappa di un percorso mistico che si concludeva a Tamion, nella chiesa dedicata alla Santissima Trinità. Questa conserva all’interno un imponente crocefisso e due dipinti attribuiti a Valentino Rovisi, allievo di Giovan Battista Tiepolo, uno dei più noti pittori barocchi trentini.

Dal centro di Soraga si imbocca Strada del Cioch e, proseguendo per Strada de Barbida, si giunge al rione omonimo. Giunti davanti alla chiesetta si prende la stradina di destra e ancora sulla destra si passa sotto una volta ad arco oltre la quale si va a sinistra, in salita. Si sale dritto per circa 150 metri, svoltando poi a destra. Si superano i ripidi dirupi di arenarie della Val Gardena le cui rossastre formazioni si intravedono in basso nel burrone. La salita è ripida e impegnativa ma, nella parte superiore, è accompagnata da una buona copertura di alberi che mitiga la fatica della salita. Si raggiungono delle piccole radure prative che si fanno sempre più ampie, per uscire quindi all’aperto e raggiungere finalmente il piano presso un boschetto di larici e abeti. Qui una sosta è d’obbligo sia per riprendere fiato che per guardarsi attorno. Un piccolo rialzo sulla sinistra è la posizione ideale per ammirare la splendida vista sia verso sud con Soraga e Moena, che verso nord, con Tamion, posta in alto in mezzo ai prati e sovrastata dai dirupi del Larséch. Si prosegue quindi attraverso i prati in un ambiente rilassante. Alcune curve sinuose aiutano a superare il pendio e, presso un antico fienile, si entra nell’abitato di Tamion. Due fontane, alle quali ci si può rinfrescare, conducono verso il centro dell’abitato. Per il rientro si può ripercorrere lo stesso itinerario a ritroso.

Consiglio dell'autore: '

Si consiglia l'utilizzo di bastoncini da trekking.

Presenza di fontane e punti di ristoro solo a Soraga e a Tamion.

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