La VolatA ai raggi X
Il nome La VolatA racchiude un omaggio: le lettere maiuscole iniziali e finali sono dedicate a Alberto Vendruscolo, pioniere della Ski Area San Pellegrino. Inaugurata nel 2017 e realizzata in vista dei Campionati Mondiali Junior del 2019, La VolatA è un concentrato di tecnica, velocità, verticalità e cambi di ritmo. Considerata uno dei tracciati più spettacolari e completi delle Dolomiti, è raggiungibile con la funivia che collega in pochi minuti il Passo San Pellegrino alla cima del Col Margherita.
Cuore pulsante della Ski Area San Pellegrino, La VolatA ospita il 7 e l'8 marzo 2026 le penultime gare di stagione della Coppa del Mondo femminile: discesa libera e superG.
Con uno sviluppo di 2.400 metri, 600 metri di dislivello e pendenze che raggiungono il 47%, il tracciato si snoda lungo il versante più ripido del Col Margherita e, grazie all'esposizione a nord, mantiene un manto nevoso sempre compatto e reattivo: il terreno ideale per le discipline veloci. Una pista nera completa: scorrevole nei tratti iniziali, tecnica e impegnativa nei passaggi centrali, entusiasmante, metro dopo metro, fino all’arrivo.
Proprio per queste caratteristiche, negli anni, ha ospitato prestigiosi appuntamenti come diverse edizioni di Coppa Europa, le Universiadi nel 2013, i Campionati Mondiali Junior nel 2019, una tre giorni di Coppa del Mondo femminile nel 2021 e la sfortunata edizione sempre di Coppa del Mondo femminile del 2024, annullata per troppa neve.
Info tecniche tracciato DH
Il tracciato di gara parte a quota 2.510 metri, in corrispondenza della stazione a monte della funivia Col Margherita, e si sviluppa con una pendenza media del 28,4% e punte che raggiungono il 47%. Una pista nera da manuale che mette alla prova gambe, tecnica e coraggio: dai tratti iniziali più scorrevoli fino ai passaggi centrali, dove la velocità incontra la precisione, la linea diventa decisiva e ogni curva racconta la sfida.
Il traguardo è posto al Passo San Pellegrino, dopo 2.500 metri di pura concentrazione, tensione e muscoli che bruciano.

Info tecniche tracciato SG
Il tracciato di gara prende il via a quota 2.480 metri da una terrazza naturale in porfido che domina lo spettacolare panorama delle Pale di San Martino. Fin dai primi metri la pista invita alla velocità, ma richiede lucidità e sensibilità assoluta nell'interpretare i cambi di pendenza in rapida successione. Con una pendenza media del 28,4% e punte che raggiungono il 47%, La VolatA in versione SuperG esalta la scorrevolezza e la capacità di intuire la linea giusta, curva dopo curva. Una pista nera che alterna tratti veloci e passaggi tecnici, dove i centesimi si decidono nei dettagli.
Il traguardo è posto al Passo San Pellegrino, dopo 2.400 metri di equilibrio perfetto tra velocità, anticipazione e controllo.

Dopo lo start, le atlete affrontano una parete di 190 metri con una leggera svolta a destra: il "Muro Alberto", passaggio chiave per guadagnare velocità prima dei 200 metri del "Pian del Fabion", tratto di scorrimento dove è facile perdere preziosi centesimi.
Segue il primo vero cambio di pendenza con i 280 metri del "Muro Manfroi", dove gli sci piegano decisi a sinistra, in un punto che non perdona errori di linea. Poi la pista devia leggermente a destra per aggredire i 410 metri de "La Piana" che portano al punto più impegnativo della gara. Il segmento decisivo è quello degli insidiosi "Muri del Poeta": oltre 1.000 metri di sviluppo e il maggior dislivello dell’intero tracciato. Qui servono massima concentrazione e precisione di traiettoria. La sezione si chiude sul "Dosso del Camoscio", una serie di avvallamenti che immettono nello schuss finale. Gli ultimi 880 metri proiettano le atlete verso la linea d’arrivo, nei pressi della stazione a valle della funivia Col Margherita.
