28. August 2025 21:00
La guida alpina Luigi Felicetti spiega gli aspetti che hanno contraddistinto la Grande Guerra sulla Regina delle Dolomiti
Il primo conflitto mondiale e la lotta tra i ghiacci della Marmolada sono al centro della serata a cura della guida alpina fassana Luigi Felicetti. Un racconto che attraversa la storia recente della valle, segnata in modo profondo dagli eventi bellici del 1915-1917, quando la Val di Fassa si trovava sul confine meridionale dell’Impero Austro-Ungarico e a ridosso delle prime linee del fronte. Se gran parte del territorio funse da retrovia strategica, corridoio per il transito di truppe, viveri e materiali, in quota si disegnò una linea tattica fatta di avamposti esposti e teatri di resistenza estrema. Una direttrice invisibile ma concreta, che da Cima Bocche si snodava lungo la cresta della Costabella, attraversava il Passo San Nicolò, toccava la Marmolada e si spingeva fino ai crinali del Padon. In queste zone impervie, i soldati furono costretti a sopravvivere e combattere in condizioni ambientali proibitive. Scavarono trincee e gallerie nella roccia, costruirono scale e passerelle nei tratti più scoscesi, adattando la montagna alle esigenze della guerra. Il caso più impressionante fu quello delle truppe austriache, che nel disperato tentativo di difendersi non solo dall’artiglieria italiana ma soprattutto dal gelo e dal pericolo di valanghe, si spinsero fin nelle viscere del ghiacciaio della Marmolada. Qui, in un ambiente estremo e sottozero, crearono una vera e propria roccaforte sotterranea, scavando centinaia di gallerie, cunicoli e camminamenti nel ghiaccio vivo. Nacque così la leggendaria "Città di Ghiaccio", testimonianza straordinaria di resistenza, ingegno e sopravvivenza in alta quota.
Alle 21:00 al padiglione manifestazioni PalaDolomites di Campestrin. L'ingresso è gratuito.